Il mondo sta cambiando, la zona si sta riempendo di zombie, io sono stato scippato del portafoglio, due signore della borsetta, una ragazza dell’iPhone poi i ladri in casa mia, 2 volte (senza riuscire a rubare nulla) è chiaro che il virus si sta diffondendo ma, le autorità latitano, nessuno si è fatto vedere nonostante le chiamate.
Ho deciso che il luogo più sicuro, per ora, è la prigione.
Ieri notte ho provveduto a sigillare tutte le finestre, chiudendo le tapparelle di ferro motorizzate, ho chiuso la porta blindata e messo il chiavistello non prima di essere andato a controllare che il portone principale fosse ben chiuso e sigillato.
Ho preparato anche delle candele che se tutti zonmbinano bisognerà essere pronti alla mancanza di corrente.
Stamane sveglia alle 7 e 08, era tutto buio in prigione, in effetti avere tutte le tapparelle abbassate non agevola l’ingresso della luce.
A tentoni accendo una luce e alzo leggermente la tapparella per vedere se ci sono zombie nel cortile, per fortuna non se ne vede traccia.
Faccio le mie solite cose, mi doccio, mi lavo i denti, do i croccantini ai mici da guardia, alzo 2 tapparelle in soggiorno guardo fuori e neanche davanti ci sono zombie.
Mi vesto, riabbasso la tapparella in camera ed esco per fare un sopralluogo.
Durante il sopralluogo mi accorgo che fuori c’è ancora vita e allora entro nel bar, mi faccio un cappuccino e parlo con la barista che sembra essere un’umana.
Faccio rifornimento di generi di prima necessità, le sigarette, e mi riavvio circospetto verso la prigione.
Mi fermo a controllare con attenzione la recinzione che ieri pomeriggio uno zombie ha scavalcato e trovo dei punti deboli, quindi rientro in prigione e abbasso anche le tapparelle che avevo lasciato alzate.
Bisogna abituarsi al buio e a non vedere fuori, la vita in prigione sarà dura, almeno agli inizi.
Qui al Sud viviamo così da tempo immemore… anche se abiti al 7° piano chiudi tutti (i ladri si calano dai terrazzi)