Un essere umano deve essere in grado di cambiare un pannolino, pianificare un’invasione, macellare un maiale, guidare una nave, progettare un edificio, scrivere un sonetto, tenere la contabilità, costruire un muro, aggiustare un osso rotto, confortare i moribondi, prendere ordini, dare ordini, collaborare, agire da solo, risolvere equazioni, analizzare un problema nuovo, raccogliere il letame, programmare un computer, cucinare un pasto saporito, battersi con efficienza, morire valorosamente.
La specializzazione va bene per gli insetti
viaRobert Anson Heinlein – Wikipedia.
Non sono mai stato un convinto sostenitore della specializzazione estrema se non in rari casi, perchè chi è troppo specializzato alla fine perde il contatto con il resto del mondo convinto che solo il proprio microcosmo esista e sia importante dimenticandosi che in realtà siamo parte di un unico complesso meccanismo che funziona alla perfezione se tutte le sue parti lavorano all’unisono. Questo vale per tutto, dalla famiglia, alla politica, a mondo intero e all’universo, non dimentichiamoci mai che il tutto è fondamentale allo stesso modo del particolare.
Come non dargli ragione in una società che crea gente sempre più specializzata, lavori sempre più settorializzati, rapporti sempre più definiti? Tutto sta diventando matematico, binario oserei dire. E’ vero che la matematica riesce ad esprimere tutta ciò che esiste, ma non bisogna esprimere tutto ciò che esiste con la matematica. 😉
Ciao,
Emanuele