Io sono fortunato perchè ho un Blog, perchè ho un account twitter e un account FriendFeed.
La fortuna non è nel possesso di qualcosa ma nel poter attingere a quanto centinaia di persone condividono quotidianamente.
Nella vita reale non è possibile confrontarsi quotidianamente con così tante persone contemporaneamente con un effetto domino assolutamente irresistibile e non pianificabile.
La cosa più bella ed interessante è che posso seguire anche persone che mi stanno sul cazzo, che non mi piacciono e che comunque riescono a farmi comprendere posizioni assolutamente estranee al mio pensiero e al mio modo di vivere e che mi aiutano a crescere e a capire meglio il perchè di certe dinamiche socio culturali che proliferano in certi ambienti extra parlamentari.
Mi riesce più facile comprendere l’ignoranza, l’incapacità di un ragionamento critico, l’odio viscerale di taluni nei confronti di altri, insomma mi aiutano a comprendere le situazioni.
Adoro friendfeed e twitter perchè sono molto ma molto meglio della televisione, la maggior parte delle persone che abitano queste terre sono persone splendide, che provengono da tutto lo stivale, da quasi tutte le classi sociali, ed ognuno di loro più volte al giorno contribuisce ad aumentare la mia ricchezza culturale e sociale grazie a quello che scrivono a quello che condividono, mi aiutano a ragionare, mi mostrano mille sfaccettature di ogni singola cosa, tutto viene dissezionato e stravolto, ho imparato più di marketing in 2 anni su twitter e friendfeed che in tutti i miei anni lavorativi in posizioni decisamente più elevate di un direttore marketing, ho scoperto ricette di cucine incredibili e gustose, ho riso come un matto a gag e battute simpatiche e intelligenti e voglio assolutamente continuare ad arricchirmi grazie a tutti voi e per questo mi sento veramente fortunato.
La cosa poi ancora più bella è che quando ci si incontra per una birra, una pizza o un barcamp ci si trova, ci si saluta e ci si parla come se ci si vedesse tutti i giorni, come se non si avesse mai fatto altro che vedersi e stare insieme, questo è un valore che spesso si tende a sottovalutare ed è un valore che chi è fuori disconosce.
Per concludere usate twitter e friendfeed se ancora non li usate e la maggior parte non lo usa se ci sono solo 8 mila account italiani su twitter più gente c’è e più potrò imparare ogni giorno.
Altro post in tema.
e se li usate (bravo wolly bel post concordo su tutta la linea!!!)…dicevo se li usate twitter e Friendfeed…cercatemi 😉
grazie 🙂
La conoscenza, di ogni genere sia, su alcuni social media, friendfeed sopra tutti dal mio punto di vista, diventa un organismo vivo ed in costante evoluzione.
Esserne parte è fantastico.
e questo è il messaggio che bisogna riuscire a far passare.
wolly, concordo pienamente con te: una perfetta condivisione dei saperi su un palcoscenico morbido e senza poltroncine.
e senza barriere comunicative
Sottoscrivo…
Però io non riesco a seguire le persone che mi stanno sul cazzo: non a caso, ho defollowato tutti (o quasi) gli interisti 🙂
Lol, gli InterTristi sono uno spasso perche defollowarli 🙂
ecco il post, finalmente!
vabbè, volevo dire solo che ci piaci un sacco quando sei così doooolce 🙂
🙂
Caro Wolly, non posso fare altro che essere d’ccordo su ogni singola linea del tuo post.
Parlo da semplice 25enne che si sta addentrando nella blogosfera in modo continuativo solo negli ultimi mesi. La cosa che mi ha fatto riflettere leggendo le tue parole è il fatto che sono perfette anche per un 25enne come me che sta cominciando a “vivere” la Rete da qualche mese. Tramite FriendFeed o Twitter ogni giorno colgo spunti, punti di vista, idee, confronti che ritengo importanti semplicemente per la curiosità che mi stimolano e per le riflessioni che mi fanno fare. Questo è veramente fantastico.
Il confronto arricchisce. E non dipende solo da twitter o simili. Qualsiasi confronto, online o offline è fonte di ricchezza. La povertà di certe persone è dovuta alla mancanza di confronto con persone diverse da loro. C’è tanta gente che si chiude nel suo ghetto, nella sua famiglia, nella sua cerchia trita e ritrita. E allora li il confronto diventa conforto. Non c’è scambio di idee, di visioni, di culture. E ci si impoverisce.
Online è semplicemente… la stessa cosa.
Ciao,
Emanuele